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Questo articolo è stato scritto il giorno 25 set 2019 da Claudio Pellecchia, e appartiene alle categorie: Formazione e aggiornamento professionale, Iniziative ed eventi, Medicina Generale e del Territorio, Prevenzione e promozione della salute, Scienza e medicina, Studi, analisi e ricerche, Tutte le comunicazioni.

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Dieta Mediterannea, ad Ascea Marina il seminario promosso dalla Società Italiana di Nutrizione Umana

articolo scritto da Claudio Pellecchia

logo_sinu_new-alta-risoluzioneSi terrà da domenica 29 settembre a venerdì 4 ottobre, presso la Fondazione Alario di Ascea Marina, la seconda edizione dell’ evento “Ancel Keys International Seminar on Mediterranean Diet and Sustainable Dietary Models”. Il progetto è promosso dalla Società Italiana di Nutrizione Umana, presieduta da Pasquale Strazzullo, direttore del PI di Medicina d’Urgenza e Ipertensione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, in sinergia con l’Ateneo federiciano ed altre prestigiose istituzioni pubbliche.

Venticinque giovani discenti provenienti da vari Paesi, insieme ai maggiori esperti internazionali della Dieta mediterranea e di scienza della nutrizione, si riuniranno nei luoghi che videro protagoniste le scuole filosofiche di Parmenide e di Zenone e, in tempi più recenti, sedi privilegiate degli studi e dell’attività divulgativa del celebre fisiologo nutrizionista americano Ancel Keys, cui il Seminario è intitolato.

Il seminario è strutturato su un modello di insegnamento dinamico e interattivo, con un equilibrato rapporto di elementi teorici ed applicativi attraverso letture tenute da prestigiosi esperti italiani e stranieri, ampia discussione dei diversi temi presentati, brevi interventi dei partecipanti al seminario su temi specifici sulla base della propria esperienza, visite guidate ad aziende di eccellenza nell’area cilentana, preparazione da parte dei partecipanti riuniti in piccoli gruppi di progetti di ricerca o di intervento da realizzare possibilmente in collaborazione nel prossimo futuro. Uno spazio adeguato sarà lasciato per gli scambi sociali tra i partecipanti e i membri della Faculty che consumeranno insieme i pasti e avranno l’opportunità di godere delle bellezze naturali e storiche della regione: “La grande novità e l’elemento caratterizzante del seminario sta nel metodo innovativo di trasmissione delle conoscenze dai più esperti ai più giovani che, non solo potranno ascoltare le lezioni dei Maestri, ma anche e soprattutto colloquiare con questi ultimi, esporre loro le proprie esperienze e discutere progetti da essi stessi proposti e preparati attraverso un lavoro comune condotto in piccoli gruppi sotto la guida di esperti tutori“, spiega il prof. Strazzullo.

L’obiettivo, ambizioso, è quello di esportare ben al di fuori dell’area geografica cilentana i principi della dieta mediterranea, dal 2010 riconosciuta dall’UNESCO patrimonio intangibile dell’umanità, di far conoscere le caratteristiche di eccellenza delle produzioni agricole del territorio e di favorire lo sviluppo di una rete di ricercatori e produttori impegnati nella definizione di progetti utili a contrastare la tendenza in atto ormai da troppo tempo al progressivo allontanamento dal modello mediterraneo tradizionale e all’acquisizione di abitudini alimentari molto meno salutari. La Dieta mediterranea ha il merito di esercitare una eccezionale protezione contro le malattie cardiovascolari, il cancro e, in generale, verso le patologie cronico-degenerative che conducono ad un invecchiamento precoce. Al tempo stesso, questo modello alimentare associa alla garanzia del benessere individuale un basso impatto ambientale in termini di utilizzo del suolo, del fabbisogno energetico, del consumo idrico e delle emissioni di gas serra” ha dichiarato il dott. Gianluigi Russo, primo ricercatore dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione del CNR e coordinatore del seminario.

Nel mondo sono circa 650 milioni le persone obese o in sovrappeso, come riferisce un recente studio dell’Imperial College di Londra, pubblicato dalla rivista The Lancet, che ha coinvolto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e oltre 700 ricercatori nel mondo. Il problema della corretta nutrizione umana rimane planetario. Questi cambiamenti negativi sono ulteriormente associati all’assunzione in eccesso di sale e aggiunta di zuccheri (questi ultimi in gran parte sotto forma di bevande zuccherate), nonché con un aumento del consumo di bevande alcoliche, uno stile di vita progressivamente più sedentario e il conseguente aumento della prevalenza dell’obesità: “Tutto questo richiede un forte impegno da parte dei nutrizionisti, delle istituzioni sanitarie pubbliche e della stessa industria alimentare per una rivitalizzazione della dieta mediterranea che permetta di superare i problemi attuali recuperandone le caratteristiche fondamentali“, ha concluso il prof. Strazzullo.

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