Il 20 e 29 Novembre, presso il Centro Congressi Partenope, si è svolto il convegno multidisciplinare “Le psoriasi“. L’evento ha sottolineato l’importanza di formare una task force di specialisti, dal cardiologo al reumatologo, dallo psicologo al nutrizionista, dal diabetologo all’endocrinologo, per una gestione globale della malattia. Promotori del progetto sono Nicola Balato e Cataldo Patruno; presidente onorario è Fabio Ayala, afferenti al DAI di Medicina Clinica dell’AOU Federico II. “L’interesse nei confronti della psoriasi è andato sempre più aumentando, soprattutto dopo che le ricerche cliniche e di laboratorio hanno evidenziato la stretta correlazione tra psoriasi e processi infiammatori extracutanei(…) Se riusciamo a formare una equipe di esperti che ineragiscono potremo accompagnare il paziente psoriasico in tutto il percorso diagnostico terapeutico” precisano Nicola Balato e Cataldo Patruno. Gli specialisti mirano all’educazione del paziente che può disporre degli strumenti utili a comprendere la sua malattia, conoscerne le cure ed acquisire competenze utili a raggiungere una soddisfacente qualità della vita. Nel corso dell’evento è emerso che praticare attività sportiva con costanza e intensità riduce il rischio di sviluppare la psoriasi e ne attenua l’infiammazione in chi ne è soggetto. Eseguire almeno tre allenamenti a settimana, impegnandosi in un’attività come la corsa, l’aerobica, il nuoto, la palestra, il calcio, lo sci, il tennis, riducono del 25-30% il rischio di ammalarsi di psoriasi. I pazienti già affetti da psoriasi che praticano attività sportiva hanno una infiammazione della cute pari al 5% rispetto al 10% dei pazienti che non praticano sport.