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Nuove tecnologie, il Policlinico Federico II si doterà di un nuovo acceleratore lineare. Un’opportunità per la cura dei tumori e per la salute dei pazienti oncologici

articolo scritto da Redazione

FOTO ACC LINInnovazione tecnologica ed elevata specializzazione dei professionisti, un binomio che garantisce tempestività e qualità delle procedure diagnostiche e dei percorsi di cura, elementi estremamente importanti nell’area oncologica. È proprio per offrire ai pazienti che affrontano un tumore le migliori opportunità di cura rese possibili dalle nuove tecnologie che l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II si doterà del nuovo acceleratore lineare (LINAC) di ultima generazione (con possibilità di IGRT, IMRT, VMAT e SRS).

Ma vediamo cos’è un acceleratore lineare. Si tratta di uno strumento d’avanguardia che, grazie alla accelerazione di un fascio di particelle cariche, è in grado di produrre fasci di radiazione ad alta energia, sia di elettroni che di fotoni. Questi fasci vanno a colpire il tessuto dove il processo neoplastico è in atto e inibiscono la capacità delle cellule tumorali di crescere e di riprodursi. L’apparecchiatura è contenuta in un apposito bunker, attentamente progettato per garantire la sicurezza degli operatori e del paziente.

La nuova apparecchiatura, di cui si doterà il Centro di Radioterapia del Policlinico Federico II grazie al finanziamento della Regione Campania che ha adottato il Programma diRiqualificazione e ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione, si aggiunge ad un modernissimo LINAC già in dotazione (in foto) che offre trattamenti guidati dalle immagini (IGRT), ad intensità modulata (IMRT e VMAT), stereotassici e radiochirurgici (SRT e SRS).

Il nuovo LINAC del Policlinico Federico II sarà dotato dei più sofisticati sistemi di collimazione del fascio, imaging on board e riposizionamento real time del paziente, consentirà di conformare i fasci di radiazione alla geometria del volume bersaglio (la zona di tessuto interessata dal tumore) e favorirà la modulazione del fascio durante i trattamenti a intensità modulata. Inoltre, la possibilità di disporre sia di fasci standard che di fasci Flattening Filter Free (FFF) permette di aumentare notevolmente il dose rate (velocità di erogazione) del trattamento. Con la tecnologia di imaging si ottengono anche immagini ortogonali KV e soprattutto immagini 3D TC, che è possibile registrare in tempo reale con la TC Cone Beam: sarà possibile procedere automaticamente all’eventuale correzione del posizionamento del paziente, grazie all’innovativo nuovo lettino. La pianificazione stessa sarà eseguita tramite i sistemi di piani di trattamento all’avanguardia, grazie ai quali si possono eseguire le distribuzioni di dose ottimali per ogni singolo paziente“, sottolineano il Prof. Roberto Pacelli, Responsabile del Centro di Radioterapia e l’ing. Antonietta Perrone, Direttore della UOC Gestione Operativa, Ingegneria Clinica e HTA, Sistemi Informativi e ICT.

Il nuovo LINAC del Policlinico Federico II ha una versatilità tale da poter effettuare qualsiasi tipo di trattamento con fasci esterni. “Il 50-60% dei pazienti affetti da neoplasia maligna beneficerà nel suo percorso terapeutico del trattamento Radioterapico e sono incluse in particolare patologie neoplastiche di grande impatto sociale quali ad esempio quelle mammarie, prostatiche, polmonari, colo-rettali, cerebrali, del distretto testa collo e ginecologiche. L’introduzione del nuovo acceleratore lineare ha dei vantaggi significativi per i pazienti. La messa in funzione della nuova macchina ci consentirà di ridurre i tempi di attesa per la terapia dei pazienti e l’ampliamento dell’offerta di prestazioni di alto livello tecnologico eviterà ai pazienti campani di dover cercare lontano da casa la soluzione ai loro problemi. Inoltre la tecnologia spinta degli acceleratori di ultima generazione aggiunge ad una metodica non invasiva come la Radioterapia la riduzione dei tempi di erogazione, sia per singola seduta che per il numero di sedute totali con un conseguente minore stress per il paziente e per la sua condizione psicofisica generale. Oggi la tecnologia ci permette maggiori possibilità di controllo della patologia e maggior risparmio dei tessuti sani circostanti e quindi minori effetti collaterali, con un notevole miglioramento della qualità di vita sia a breve che a lungo termine“, prosegue il Prof. Roberto Pacelli.

Il nostro obiettivo è offrire ai pazienti della Regione Campania elevati standard di cura. Le innovazioni tecnologiche e le competenze multidisciplinari di cui il Policlinico Federico II dispone consentono di poter garantire qualità e continuità dei percorsi di cura. Non possiamo dimenticare che chi combatte un tumore affronta una battaglia durissima in termini fisici e psicologici, con un forte impatto sulla sua rete familiare e sociale. È fondamentale dare a questi pazienti la serenità di non dover allontanarsi da casa per poter ricevere cure di eccellenza. L’acquisizione del nuovo acceleratore lineare è un ulteriore tassello per il progressivo ammodernamento tecnologico dell’Azienda e un passo in più nella direzione di una sempre maggiore qualificazione del Policlinico federiciano quale punto di riferimento nella diagnosi e cura delle patologie oncologiche“, sottolinea il Direttore Generale dell’AOU Federico II Anna Iervolino.

In foto, l’acceleratore lineare attualmente già in dotazione presso il Centro di Radioterapia. 

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