Le cure oncologiche rappresentano trattamenti salvavita cui bisogna garantire continuità e sicurezza mettendo in atto tutti i presidi esistenti volti a ridurre al massimo il pericolo di contagio intraospedaliero da infezione Covid-19.
Dal 6 Aprile è attivo, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, un percorso dedicato ai pazienti oncologici ed ematologici, fragili ed immunodepressi che molto spesso presentano una sintomatologia clinica che si manifesta con i sintomi classici della fase iniziale di infezione da COVID19 come febbre, tosse e dispnea. Grazie allo sforzo congiunto della Direzione Generale e Sanitaria dell’Azienda, delle Unità Operative di Oncologia Medica ed Ematologia con tutto il suo personale medico, sanitario ed amministrativo ed alla sinergia con l’Università Federico II, si è messo a punto un percorso di triage unico per tutti i pazienti onco-ematologici che quotidianamente afferiscono alla struttura.
Negli ambienti dedicati messi a disposizione, viene effettuata una visita preliminare con misurazione della temperatura e dei parametri vitali, seguita da un test rapido su sangue (ne basta una goccia) che valuta se è presente infezione da Covid19. Tutti i casi che risultano positivi al test ematico vengono sottoposti poi a tampone naso faringeo per ulteriore conferma di infezione e destinati, se confermati positivi, ad un percorso di assistenza personalizzato. I dati epidemiologici così prodotti permetteranno inoltre di valutare l’effettiva incidenza di tale infezione sulla popolazione di pazienti oncologici ed ematologici.
Questo percorso permette di ridurre al minimo il pericolo di contagio intra ospedaliero tra i pazienti e di valutare l’eventuale infezione di Coronavirus anche in soggetti asintomatici prima di effettuare la chemioterapia programmata. Una chemioterapia che sopprime il sistema immunitario in un paziente portatore di infezione da Covid 19 potrebbe, infatti, avere esiti devastanti. E’ utile ricordare che, dall’inizio dell’emergenza, l’Oncologia e l’Ematologia della AOU Federico II non ha ridotto il numero di accessi per chemioterapia continuando ad erogare, senza alcuna interruzione, tutte le normali prestazioni sanitarie onco-ematologiche necessarie ai propri pazienti. Tutto ciò grazie allo sforzo del personale medico e sanitario dell’Oncologia, dell’Ematologia e della Direzione Generale e Sanitaria, in termini di risorse sia economiche che umane.