Area Comunicazione

Web Magazine dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II"

Informazioni

Questo articolo è stato scritto il giorno 06 giu 2017 da Claudio Pellecchia, e appartiene alle categorie: Formazione e aggiornamento professionale, Iniziative ed eventi, Prevenzione e promozione della salute, Tutte le comunicazioni.

Funzioni di accesso

Collegati
Registrati
torna alla Home

Clinical Risk Management: il Policlinico Federico II scende in campo con percorsi formativi dedicati ai professionisti della salute

articolo scritto da Claudio Pellecchia

Risk-ManagementÈ fitta l’agenda 2017 dell’AOU Federico II per aumentare sempre di più gli standard di sicurezza assistenziali. I professionisti del Policlinico Federico II “a scuola” di sicurezza grazie a un intenso percorso formativo ed esperienziale.

Dopo gli appuntamenti formativi del 2016, sviluppati dalla Direzione Sanitaria e dal Dipartimento di Scienze Mediche Preventive, insieme all’Ufficio Formazione, per l’implementazione dell’attività di Clinical Risk Management (la Safety nell’AOU Federico II e la rete dei facilitatori, disponibile anche in F.A.D. e Qualità e Sicurezza nell’uso del sangue e degli emoderivati – Implementazione della Raccomandazione Ministeriale n.5), i camici bianchi tornano in aula per un workshop sugli strumenti di sicurezza in farmacoterapia.

L’11, il 15 e il 19 maggio farmacisti, medici e infermieri hanno condiviso strategie e i possibili tools per la riduzione dei rischi correlati alle terapie farmacologiche: gli incontri hanno riguardato l’implementazione di 4 delle 17 Raccomandazioni di sicurezza emanate dal Ministero della Salute, in particolare:

  • Raccomandazione n.1 per il corretto utilizzo delle soluzioni di potassio
  • Raccomandazione n.7 per la prevenzione degli errori nell’uso dei farmaci. Il corso si è concentrato sulle modalità di prescrizione delle terapie per pazienti degenti, introducendo ufficialmente a livello aziendale lo strumento della Scheda Unica di Terapia (SUT). Si tratta di uno strumento di comunicazione interna che integra in un unico documento tutte le informazioni sul processo terapeutico dei pazienti ricoverati, consentendo di far fronte ai problemi di comunicazione, prima causa degli errori di terapia.
  • Raccomandazione n.12 per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci “look-alike/ sound-alike (SALA)”. Il corso è stato occasione per fare un focus sui farmaci che possono essere scambiati con altri per la somiglianza grafica e/o fonetica del nome e per l’aspetto simile delle confezioni.
  • Raccomandazione n.17 per la riconciliazione farmacologica. Il corso ha posto l’accento sulla necessità di uniformare li strumenti per l’anamnesi farmacologica e condurre una riconciliazione tra le terapie domiciliari e quelle prescritte in corso di degenza, mediante opportuna Scheda

Il confronto, particolarmente fervido, ha visto la partecipazione dei Referenti Medici e Infermieristici dei diversi reparti di degenza e dei Farmacisti: molti i primari intervenuti e numerosi i momenti di vivace interazione, che proseguono oltre l’appuntamento d’aula grazie ad una piattaforma interattiva, taleteWeb, acquisita dall’Azienda per la gestione del rischio clinico e presentata lo scorso 10 maggio in occasione del convegno RISK MANAGEMENT: IL PROGETTO REGIONALE 16.3 – QUALITA’, INFORMAZIONE, FORMAZIONE,INFORMATIZZAZIONE.

Prossimi appuntamenti previsti: il 9 giugno si terrà il corso per la Prevenzione degli Atti di Violenza a danno degli operatori, recepimento della Raccomandazione Ministeriale n.8; il 12, 14 e 15 giugno è previsto un Workshop per la Prevenzione delle cadute in ospedale, in recepimento della Raccomandazione Ministeriale n.13 e per il 5 e il 6 luglio saranno in aula chirurghi, anestesisti e infermieri di sala operatoria per la sicurezza del processo chirurgico.

Sono a lavoro, infine, gruppi dedicati all’implementazione della Cartella Infermieristica, della Procedura di Gestione delle Apparecchiature Elettromedicali e della Procedura per la Gestione in Sicurezza della Chemioterapia e per la Prevenzione degli atti suicidari.

L’errore è connaturato alle attività umane  e alle organizzazioni complesse, come quelle assistenziali”, spiega il Referente Aziendale per il Rischio Clinico, Patrizia Cuccaro.

L’obiettivo aziendale- aggiunge Gaetano D’Onofrio, Direttore Sanitario- è creare sistemi che impediscano agli operatori di commetterne”.

In questa prospettiva- chiarisce Isabella Continisio, Responsabile dell’Ufficio Formazione-  la formazione dei professionisti è lo strumento principale per riflettere sulla propria pratica clinica e promuovere il cambiamento”.

Lascia un Commento

Occorre aver fatto il login per inviare un commento

Articoli recenti

Commenti recenti