In qualità di Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Professore Ordinario di Igiene dell’Università Federico II di Napoli è doveroso rettificare, per i professionisti e per l’opinione pubblica alcune notizie di stampa apparse ovunque sul caso dell’influenza H1N1 occorso in una paziente leucemica ricoverata al Policlinico Federico II di Napoli.
Il ceppo influenzale H1N1 fu protagonista della pandemia influenzale nel 2009-2010 e fu semmai denominato con il termine di “influenza suina” e non “aviaria”: il ceppo responsabile della cosiddetta “influenza aviaria” è il ceppo H5N1 che ha generato alcuno focolai nel Sud-Est Asiatico ma in Italia non è mai arrivato.
Altre due considerazioni determinanti:
1. Il ceppo H1N1 dopo l’episodio pandemico del 2009 è diventato uno dei virus “stagionali” e normalmente circolanti fra la popolazione, tanto è vero che è una delle componenti del vaccino stagionale 2015-2016. Pertanto è responsabile di episodi influenzali anche nella corrente stagione. Per la paziente in questione, trattandosi di soggetto immunodepresso, ha generato una malattia grave, mentre normalmente nella popolazione attualmente è responsabile di banali episodi influenzali;
2. I pazienti in questione essendo immunodepressi e fortemente a rischio sono tra i pazienti elettivamente destinatari della vaccinazione antinfluenzale: questa indicazione di prevenzione è una delle più importanti per evitare conseguenze gravi dell’infezione influenzale nei pazienti immunodepressi.
Prof.ssa Maria Triassi Professore Ordinario Igiene Università Federico II di Napoli Direttore – Dipartimento Di Sanità Pubblica Presidente Regione Campania Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva