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Questo articolo è stato scritto il giorno 03 dic 2013 da Alessandra Dionisio, e appartiene alle categorie: Medicina Generale e del Territorio, News Sito Web AOU, Prevenzione e promozione della salute, Tutte le comunicazioni.

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Celiachia: diagnosi, terapia e nuove frontiere della ricerca

articolo scritto da Alessandra Dionisio

pane a fette, pezzo di pane, granoOgni anno aumentano i casi di intolleranza permanente al glutine (celiachia): da una prevalenza stimata negli anni 80 di circa 1 caso ogni 500 individui, oggi si registra un caso ogni 50 individui. Un aumento, reale, di quasi 10 volte, registrato in tutto il mondo che consuma farina di grano ed orzo. Per saperne di più, Area Comunicazione ha intervistato Luigi Greco, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria Generale del Dipartimento di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e responsabile del Centro di Riferimento Regionale di Celiachia del bambino.

Professore Greco, le malattie autoimmuni, tra cui la celiachia, sono significativamente aumentate in tutto il mondo a fronte di una diminuzione della patologia acuta ed infettiva. Ma come si comporta il glutine con il nostro organismo?

Il glutine si presenta come un antigene virale, attiva molte delle vie di riconoscimento delle infezioni, ma non ha la struttura di un microorganismo: è solo una proteina anomala di scarso valore nutrizionale, capace però di ingannare il sistema immunitario attivando la risposta immune”.

Che disturbi comporta la celiachia?

Più della metà dei pazienti attualmente diagnosticati non ha sintomi molto evidenti. Molti hanno dei disturbi considerati ‘lievi’, come il colon irritabile, la dispepsia, una vita poco gratificante, uno schizzo d’anemia. Molti pazienti, adulti e bambini, soffrono, invece, di importanti problemi di salute, giungendo tardi alla corretta diagnosi clinica ed alla soluzione dietetica”.

Quale terapia è necessario adottare?

Bisogna eliminare il glutine dalla dieta, principalmente fornito da farina di grano ed orzo. La dieta senza glutine fornisce un’alimentazione migliore, in qualità, della dieta basata su alimenti poveri, come il pane e la pasta e giova spesso anche alle persone con un apparato gastroenterico sensibile. I prodotti naturalmente privi di glutine (riso, mais, patate, legumi, tutte le pietanze, i vegetali e la frutta) sono la scelta più salutare per il soggetto celiaco: la vera difficoltà è l’adattamento sociale, e per questo un grande aiuto è fornito dalla Associazione Italiana Celiachia, che conta ormai più di centomila associati ed in particolare dalla delegazione Campana AIC  .

Presso il Dipartimento di Pediatria dell’AOU Federico II quali attività di assistenza e ricerca vengono realizzate?

Da ormai 40 anni ci occupiamo di Celiachia al Dipartimento di Pediatria. Siamo il Centro di Riferimento Europeo con la casistica più ampia (> 15.000 casi nel tempo) e con un’importante produzione scientifica nel settore. L’Azienda offre una capacità diagnostica all’avanguardia, sia in senso clinico, che strumentale, che di laboratorio, nonché una forte componente di ricerca transazionale. I primi contatti avvengono a livello ambulatoriale, con indagini specifiche eseguite dalla Medicina di Laboratorio, segue in genere un ricovero in Day Hospital durante il quale si completa l’iter diagnostico e si eseguono le procedure strumentali. L’Azienda, inoltre, ospita nel Dipartimento di Pediatria, il centro di Eccellenza denominato Laboratorio Europeo per lo Studio delle Malattie Indotte da Alimenti (ELFID). Tra i progetti di ELFID è nato MEDICEL, il progetto di Rete Mediterranea Celiachia che coordina le attività diagnostiche, terapeutiche e di ricerca dei 20 Paesi Mediterranei. Abbiamo sviluppato una Banca Dati di una ‘Donna Celiaca’ che fornisce, per ciascun organo ed apparato, una lista aggiornata degli studi clinici relativi”.

Quali prospettive per la ricerca…

Siamo in prima linea su di una serie di ricerche volte a comprendere l’origine di questa moderna epidemia, le cause, la patogenesi, le possibili terapie alternative alla dieta. Si parte da una linea di ricerca sui geni e sulla funzione cellulare di quelli associati alla Celiachia, si continua con studi in vitro su modelli cellulari e cellule staminali, si prosegue con studi di carattere immunologico sui peptidi tossici delle proteine del glutine. Recentemente abbiamo sviluppato, in collaborazione con la Università di Agraria di Bari, un sistema enzimatico che distrugge il glutine nella farina di grano, rendendola non tossica. Parimenti stiamo lavorando, insieme a ricercatori australiani, per un vaccino che renda tolleranti ad alcuni peptidi dominanti del glutine”.

Per saperne di più, scarica la dieta senza glutine e se hai voglia di viaggiare, segui il Gastronomic Journey attraverso tutti i Paesi del mediterraneo: i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum offrono 6-8 piatti tradizionali completamente e naturalmente privi di glutine. In Turchia, troverai il Bulgur fatto di Mais, in Egitto,  il tradizionale ‘foul-foul’, una minestra di fave, ed in Tunisia, gusterai il cous-Cous di riso e di mais.

 

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