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Questo articolo è stato scritto il giorno 01 apr 2015 da Alessandra Dionisio, e appartiene alle categorie: News Sito Web AOU, Scienza e medicina, Tutte le comunicazioni.

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Tumori della tiroide: i mastociti nuovi possibili bersagli terapeutici

articolo scritto da Alessandra Dionisio

donna che fa l'ecografia alla tiroideÈ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Oncogene un lavoro clinico e sperimentale, frutto della collaborazione del gruppo guidato da Gianni Marone, Direttore del DAI di Medicina Interna, Patologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e da Rosa Marina Melillo, Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università Federico II. Nella ricerca è stata identificata, per la prima volta, l’aumentata presenza di mastociti, cellule immunitarie, nei tumori della tiroide. Nei tessuti tumorali tiroidei, infatti, si è osservato che più il tumore tiroideo è aggressivo, maggiore è il numero di mastociti presenti  e  maggiore è la produzione di interleuchina 8 (IL-8).

I tumori della tiroide rappresentano le neoplasie più frequenti del sistema endocrino e la loro incidenza è in costante aumento. È noto che una significativa percentuale di essi va incontro a recidiva e diventa resistente alle terapie attualmente disponibili. Per questo motivo, da alcuni anni, sono stati intrapresi studi volti ad identificare nuovi possibili bersagli terapeutici per questi tumori. I tumori non sono costituiti solo dalle cellule tumorali, ma anche dalle cellule stromali, cioè quelle che  formano l’impalcatura di sostegno dell’organo. Tra le cellule stromali ci sono i mastociti, che rivestono un ruolo centrale nella reazione allergica ed esercitano una potente azione di stimolazione del processo infiammatorio attraverso la liberazione principalmente di istamina. La ricerca ha dimostrato che la quantità di mastociti aumenta nei tumori papilliferi della tiroide rispetto alla tiroide normale. Più numerosi sono i mastociti presenti nel tumore, più il tumore sarà invasivo. Tale maggiore invasività è dovuta ad una sostanza prodotta proprio dai mastociti, la interleuchina 8 (IL-8). È stato, infatti, dimostrato che la IL-8 aumenta la proliferazione delle cellule staminali cancerose, caratterizzate da maggiore malignità e responsabili della formazione di metastasi e della resistenza ai farmaci antitumorali.

In conclusione, questo studio dimostra che la IL-8 prodotta dai mastociti può indurre caratteristiche di invasività e staminalità nelle cellule tumorali tiroidee, con conseguente maggiore aggressività. Sulla base di questi risultati è possibile ipotizzare che la IL-8 ed i suoi recettori (CXCR1 e CXCR2) potrebbero rappresentare potenziali nuovi bersagli terapeutici nei carcinomi tiroidei. A tal proposito, farmaci inibenti la IL-8 ed i suoi recettori sono attualmente in sperimentazione in alcune malattie infiammatorie e neoplastiche. Pertanto, è ipotizzabile il loro utilizzo anche nei carcinomi della tiroide in stadio avanzato. Per approfondimenti, leggi l’articolo in lingua inglese

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