Giornata mondiale della Salute: lotta all’ipertensione

Ieri, 7 Aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, l’Oms, attraverso un’importante campagna mediatica che ha lo scopo di sconfiggere l’ipertensione,  ha voluto  incoraggiare i cittadini ad avere maggiore cura del proprio organismo migliorando il proprio stile di vita. La pressione alta, infatti, aumenta  il rischio di infarti, ictus e problemi ai reni, molti dei quali si verificano perché i pazienti non sanno di soffrirne. In Italia l’ipertensione colpisce ormai circa il 30% della popolazione, soprattutto nelle fasce di età dai 40 agli 80 anni, ma solo la metà sa di essere iperteso e solo 1 su 4 si rivolge ad un medico o fa ricorso ad una terapia farmacologia adeguata. La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa  si è prefissata di passare in 4 anni dal 25% attuale al 70% dei pazienti con un soddisfacente controllo pressorio  (<140/90 mmHg) entro il 2015. L’Oms sottolinea che l’ipertensione non solo è prevenibile, ma anche curabile; è necessario diminuire il consumo di sale, seguire una dieta bilanciata, evitare l’eccessivo consumo di alcool, fare attività fisica, mantenere il peso sotto controllo e non fumare. L’ipertensione è diffusa in tutto il mondo: in particolare, in Africa oltre il 45% degli adulti soffre di questo problema. A livello globale sono uno su dieci i giovani dai 20 ai 30 anni con  questo problema ma, superati i 50 anni, la percentuale sale  a uno su due. Ogni anno la pressione alta è causa di circa il 12,8% di tutte le morti nel mondo. In termini di Disability-adjusted life year -DALY- ovvero di numero di anni persi a causa della malattia, per disabilità o per morte prematura, si parla di 57 milioni l’anno, il 3,7% del totale. Per approfondire leggi l’articolo. Guarda la gallery e il video.