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Dieta dell’estate: i consigli per una sana alimentazione del clinico Franco Contaldo
articolo scritto da Alessandra Dionisio
Su giornali e siti web imperversano le più stravaganti e promettenti diete per garantire anche ai “ritardatari” di arrivare in perfetta forma alla prova costume. Soluzioni drastiche che tagliano fuori dal menù alcuni alimenti a favore di altri. Tra pareri diversi e proposte spesso contrastanti e di dubbia efficacia, Area Comunicazione ha scelto di fare chiarezza rivolgendosi a Franco Contaldo, responsabile dell’Area Centralizzata di Medicina Interna e Nutrizione Clinica afferente al DAI di Medicina Clinica dell’AOU Federico II di Napoli.
Professore Contaldo, estate alle porte e qualche chilo di troppo, che tipo di alimentazione è consigliabile seguire per rimettersi in forma?
“Innanzitutto, è necessario ricordare che durante l’estate il fabbisogno di calorie si riduce, quindi, una dieta più leggera rispetto all’inverno è sicuramente adatta. Non bisogna rinunciare ad alcun alimento, piuttosto variare molto la dieta e limitare il consumo degli alimenti ad alta densità energetica come carni grasse, insaccati, formaggi e latticini, tra l’altro, poco digeribili in climi caldi. È importante, inoltre, utilizzare poco condimento. È necessario non esagerare con i soft drinks analcolici, ricchi di zuccheri e poveri di vitamine e minerali, ma anche con le bevande alcoliche. Di certo, per mantenersi in forma ci vuole un po’ di buon senso: non consiglierei di partecipare alla sagra della lasagna o della salsiccia a ferragosto, ma inviterei a sostituire piatti troppo elaborati con frutta e verdura di stagione o con semplici piatti unici”.
Quanto conta l’attività fisica per “bruciare” le calorie?
“L’attività fisica è molto importante anche per ridurre il rischio di malattie cardio-vascolari. Una regolare e piacevole attività fisica di leggera intensità, per almeno 35/45 minuti al giorno è opportuna e contribuisce ad un corretto metabolismo. Ma attenzione, l’attività fisica non può bruciare tutte le calorie che desidereremmo ed annullare gli eccessi di una dieta poco equilibrata”.
Come cambia il nostro corpo durante l’estate e quali bisogni manifesta?
“Durante l’estate, soprattutto i bambini e gli anziani, corrono il rischio della disidratazione. Disidratarsi significa che l’organismo non solo perde acqua ma anche sali minerali, che si disperdono con la sudorazione e l’evaporazione cutanea. È importante ricorrere ad alimenti ricchi di acqua e minerali, come la verdura e la frutta di stagione. Un’ottima soluzione è un’insalata di pasta o di riso arricchita di verdure. Come spuntino, invece, una macedonia di frutta è una proposta facilmente realizzabile. I già citati soft drink non aiutano a combattere il rischio di disidratazione perché sono poveri di vitamine e sali minerali. Va bene l’acqua e altre bevande acaloriche, anche un gelato alla frutta che, due- tre volte alla settimana, può anche sostituire lo spuntino e la frutta stessa“.
Le persone spesso conoscono bene le “buone” regole per mantenersi sani ed in forma, ma incontrano difficoltà nel mettere in pratica i suggerimenti degli esperti, soprattutto per la poca disponibilità di tempo e soldi. Quali soluzioni proporre?
“Per quanto riguarda l’aspetto economico, vanno individuati alimenti proteici di basso costo e di alto valore nutrizionale. Uno tra questi è il classico bianco d’uovo, un vero e proprio integratore proteico naturale. Si possono mangiare fino a quattro uova intere alla settimana, ma non ci sono indicazioni limitative sul bianco d’uovo. Un altro alimento molto valido è la ricotta, se ne possono mangiare due porzioni a settimana. Ricchi di proteine vegetali, i legumi vanno consumati anche in estate. Per risparmiare, si possono scegliere, inoltre, carni alternative, come pollo, coniglio, tacchino ed il pesce azzurro. Frutta e verdura di stagione possono essere acquistati nei mercatini rionali. Per quanto riguarda il tempo, specialmente d’estate, non è necessario preparare piatti troppo elaborati, ma prediligere piatti veloci e leggeri”.
Forniamo un supporto pratico ai lettori. Un menù dettagliato e semplice per una settimana, da seguire con attenzione e da poter realizzare con rapidità e semplicità, per ritrovarci dopo sette giorni più sani e più “leggeri”.
“Grazie al team delle dietiste che collaborano nel DAI di Medicina Clinica abbiamo predisposto uno schema dietetico da 1400 calorie ed uno da 1600 calorie. Alcune regole generali possono essere condivise: un’abbondante colazione, un pranzo normale ed una cena leggera. Prima di fare una dieta, è bene ricordarlo, è sempre necessario consultare un medico specialista in grado di comprendere se ci sono specifiche esigenze o patologie”
Presso l’AOU Federico II di Napoli nell’ambito del DAI di Medicina Clinica è presente un’area centralizzata di Medicina Interna e Nutrizione Clinica, quali sono le attività assistenziali offerte?
“Nell’ambito dell’Area Centralizzata di Medicina Interna e Nutrizione Clinica sono presenti: l’ambulatorio dedicato alla malnutrizione da disturbi della condotta alimentare, in collaborazione con la psichiatria: l’ambulatorio dedicato all’obesità di alto grado, in collaborazione – se necessario – con la psichiatria e con i chirurghi specialisti in chirurgia dell’obesità; l’ambulatorio dedicato alla nutrizione artificiale per i pazienti che non possono assumere alimenti naturali e quindi da trattare con nutrizione enterale e parenterale”.
Chi ha bisogno di una visita specialistica presso l’area centralizzata di Medicina Interna e Nutrizione Clinica, come può accedervi?
“Per prenotare una visita ambulatoriale è necessario contattare il Centro Unico di Prenotazione o rivolgersi ad una delle Farmacie abilitate”.
[…] A Napoli, da Chiaia al Vomero, le vie dello shopping si trasfomano in fast food all’aperto. “Shopping addio, tutti pazzi per patatine e frullati“, titola l’articolo de ”Il Mattino” del 07 Aprile che descrive l’aumento esponenziale delle friggitorie in strada. Il cibo veloce ed economico, pur attentando ad un’alimentazione sana ed ipocalorica, piace ai turisti, agli studenti e agli impiegati in pausa. C’è anche chi, seguendo la scia salutista ed un’abitudine già molto diffusa oltreoceano, apre frullaterie di frutta fresca e yogurterie. Franco Contaldo, responsabile dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di Medicina Interna e Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, intervistato da “Il Mattino“, precisa “la frittura deve rappresentare un consumo occasionale, mai quotidiano. In una persona sana e giovane non più di una volta alla settimana. È necessario invece starne invece alla larga se si hanno disturbi nella digestione, patologie a carico del fegato o disturbi del metabolismo. In questi casi la digeribilità dei prodotti fritti si riduce. Inoltre, mangiare velocemente e riprendere subito dopo l’attività, sia fisica che intellettuale, compromette inevitabilmente una digestione ottimale e riduce le performance sia lavorative sia di vita di relazione” Le yogurterie, invece, vanno incontro ad un’esigenza sempre più diffusa di mangiare sano. Il consumo di yogurt e frullati di frutta fresca va incoraggiato senza esagerare. “Attenzione a non considerare questi alimenti come unico pasto della giornata. Vanno invece intesi come uno spuntino” sottolinea il professore Contaldo. Per leggere i consigli di Franco Contaldo per un’alimentazione sana ed equilibrata in vista dell’estate, clicca qui. […]