Area Comunicazione

Web Magazine dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II"

Informazioni

Questo articolo è stato scritto il giorno 25 ago 2023 da Redazione, e appartiene alle categorie: Scienza e medicina, Studi, analisi e ricerche, Tutte le comunicazioni.

Funzioni di accesso

Collegati
Registrati
torna alla Home

Federico II, raggiunti mille trapianti di rene

articolo scritto da Redazione

IMMAGINE DEFINITIVAMille trapianti di rene, mille storie di speranza e di rinascita. È il traguardo raggiunto dal Centro Trapianti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, grazie alla donazione da vivente di una donna partenopea nei confronti della propria cognata.

«Il raggiungimento del trapianto numero 1000 rappresenta idealmente la celebrazione delle tante vite salvate in quasi mezzo secolo di attività – sottolinea il prof. Roberto Troisi, direttore dal 2021 del Programma Trapianti di Rene dell’Azienda– ma impone una riflessione sulla situazione attuale della donazione e trapianto in Campania. Abbiamo avuto solo 10.7 donatori per milione di abitanti nel 2022, contro una media nazionale di 24.7, e un tasso di opposizioni pari al 36.6%, contro una media nazionale di 29.6%. La comunicazione alla popolazione, soprattutto quella scolastica, sull’importanza della donazione è davvero prioritaria».

Un intenso lavoro che ha ricevuto un forte impulso anche grazie alle innovazioni in campo tecnologico, con l’introduzione della perfusione meccanica degli organi per una loro migliore e prolungata preservazione, e in ambito chirurgico, con l’avvio del programma di trapianto di rene da donatore vivente con la tecnica mini-invasiva robotica finalizzata a garantire maggiore accuratezza operatoria e sicurezza per i donatori.

Era il 1991 quando fu effettuato il primo trapianto da donatore vivente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, a cui sono succeduti 15 casi fino al 2020. Dal 2021 con l’implementazione della nuova tecnica robotica sono già stati realizzati 14 trapianti, l’ultimo in ordine cronologico ha fatto sì che si raggiungesse quota 1000.

«Il trapianto da donatore vivente è ideale per pazienti in dialisi o con insufficienza renale cronica ad uno stadio avanzato, perché garantisce migliori e molto più duraturi risultati, sia a breve che a lungo termine. Non si deve dimenticare, infatti, che l’attesa media di un donatore è di oltre 3 anni», precisa il prof. Troisi.

 

Lascia un Commento

Occorre aver fatto il login per inviare un commento

Articoli recenti

Commenti recenti