Da uno studio, commissionato dal Codacons e svolto da Matteo Temporin, docente dell’Università Cattolica di Brescia, è emerso che un terzo dei giocatori di videolottery è affetto da ludopatia ovvero soffre di gioco patologico. Lo studio è stato presentato lo scorso 20 maggio a Roma nel corso del convegno “Gioco d’azzardo: 3 milioni di ludopatici in Italia. Il gioco è la terribile malattia del secolo contro cui nessuno si muove” ed è stato condotto su un campione di 300 persone presenti in 20 sale sparse in tutta Italia. “Un campione limitato, ma importante visto che si tratta della prima indagine condotta in Italia sulla relazione esistente tra il comportamento di gioco e il livello di ludopatia” sostiene il professore Temporin. Dai dati emerge che il giocatore ludopatico in prevalenza è uomo, disoccupato o con un lavoro saltuario, straniero, ha un basso livello di scolarizzazione ed è affetto da problemi di relazione. Anche il 25% delle casalinghe e il 17% degli studenti e dei pensionati sono affetti da ludopatia. Frequentano le sale da gioco tra le 5 e le 7 volte a settimana e giocano anche online almeno una volta a settimana. L’85% dei giocatori ha una perdita media di 40 euro al giorno, mentre, il restante 15% che riesce a vincere, guadagna in media 120 euro. La maggior parte dei giocatori ludopatici, però, non cerca aiuto e non si fa curare. Giovanni Serpelloni, capo dipartimento politiche antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri, sottolinea: ” Bisogna potenziare il ruolo dell’Osservatorio sulla dipendenza da gioco d’azzardo, collocare le sale slot lontano dalle scuole, creare un sistema informativo che consenta di sapere quanti sono i ludopatici, dove sono e come vengono curati, fare prevenzione nelle scuole e su internet“. Scarica la pubblicazione sul Gambling del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.