Pochi giorni fa, sulla prestigiosa rivista internazionale Vaccines, è apparso un articolo scritto dal Prof. Ivan Gentile, direttore dell’UOC di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, e dai suoi collaboratori: si tratta di una delle poche casistiche al mondo di real-life (cioè riguardante l’uso nella pratica clinica) sull’utilizzo di farmaci antivirali in COVID-19.
“Abbiamo trattato con antivirali orali più di 250 pazienti fragili con COVID-19 – sottolinea il Prof. Gentile – soprattutto con gravi malattie ematologiche o cardiopatie e anziani. Pochissimi di questi pazienti (1,5% circa) hanno poi avuto bisogno di essere ospedalizzati per COVID-19. Il tasso di ospedalizzazione è molto basso se lo compariamo a quanto accade a livello nazionale per gli over-70 con COVID-19 (19% circa). La vaccinazione rimane l’arma principale di difesa dalla malattia, ma il nostro studio sottolinea che, nonostante alti tassi di vaccinazione, c’è bisogno di proteggere ulteriormente i soggetti fragili con gli antivirali. Sottolineo, infine, che la UOC di Malattie Infettive della AOU Federico II, da molti mesi, è attiva con ambulatori dedicati ai fragili COVID-19 (con percorsi specifici) per la somministrazione di antivirali orali, antivirali in vena e monoclonali. Risparmiare ospedalizzazioni vuol dire decongestionare gli ospedali e rendere COVID-19 una malattia infettiva come tante altre. Auspichiamo pertanto un maggiore utilizzo di queste armi terapeutiche“.
L’articolo è consultabile a questo link.