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Anziani ed attività fisica adattata: parte il progetto EASYDOM by MULTIPLATE AGE

articolo scritto da Redazione

EASYDOM BY MULTIPLATE AGE _defOver 65, sedentari e con varie patologie, per i quali la prescrizione dell’attività fisica è prevista dalle linee guida: è questa la tipologia di pazienti a cui è rivolto il progetto EASYDOM by Multiplate AGE, finanziato dal Ministero della Salute ed attivato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli nell’ambito del Programma di Attività Fisica Adattata per la prevenzione primaria e secondaria e la terapia delle patologie degenerative croniche, guidato dal prof. Guido Iaccarino, responsabile scientifico del progetto.

In questo progetto, sarà sperimentata la possibilità di monitorare da remoto il paziente direttamente a casa sua per favorire una migliore gestione della condizione clinica e modificare lo stile di vita sedentario, adottando una sana abitudine all’esercizio fisico. Tutti i dati raccolti saranno messi a disposizione del medico prescrittore dell’attività fisica sulla cartella clinica del paziente”, spiega il prof. Iaccarino.

I pazienti riceveranno un kit che comprende un tracciatore di attività, un apparecchio per la pressione, un saturimetro, una cyclette portatile ed una bilancia pesapersone, strumenti che saranno collegati via bluetooth con la rete internet.

Tra le innovazioni necessarie per l’avvio del progetto, ed oggi già disponibili presso l’Azienda federiciana, una cartella clinica elettronica web based, accessibile da tutti i computer e tablet aziendali, e la prescrizione dell’attività fisica tramite APP dedicata, con la serie di esercizi consultabili anche con dei video esemplificativi ed un sistema di messaggistica che garantisce la continuità di relazione tra il medico prescrittore e il paziente. Lo sviluppo dell’infrastruttura informatica che gestisce il prelievo dei dati dei pazienti e l’invio in modalità del tutto anonima ed automatica alla cartella clinica elettronica è stata realizzata dall’azienda campana “HASSISTO”, società spin-off del CNR, diretta dall’ing. Mario Magliulo.

Un lavoro di squadra, quello dell’Azienda federiciana, che ha consentito l’avvio del progetto e a cui hanno contribuito l’UOS Ricerca e Sviluppo degli Affari Generali (responsabile: prof.ssa Maddalena Illario con la collaborazione del dott. Vincenzo De Luca) e l’UOC Gestione Operativa, Ingegneria Clinica e Hta, Sistemi Informativi e Ict (direttore: ing. Antonietta Perrone, con la collaborazione dell’ing. Renato Polverino).

“Dopo l’acquisizione di tutti i dispositivi, una riunione con i partner del progetto ed un focus group finalizzato a perfezionare l’organizzazione del progetto, siamo partiti con il reclutamento dei pazienti, ne coinvolgeremo almeno dieci tra settembre ed ottobre sui cinquanta previsti per la sperimentazione, che avrà durata triennale”, aggiunge Iaccarino.

L’avvio del progetto fa parte del Programma di Rete NET 2016-02361805, finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Campania. Insieme all’AOU Federico II anche altre eccellenze nazionali: l’Ospedale Galliera di Genova, che insieme all’IRCCS AOU San Martino & University of Genova, sperimenterà le tecnologie robotiche al servizio della riabilitazione; l’AOU Maggiore della Carità di Novara con l’Università del Piemonte Orientale, che sperimenterà le tecnologie di farmacovigilanza attraverso l’analisi di database; l’Azienda Ospedaliera Mater Domini, che insieme all’Università di Catanzaro si occuperà dell’impatto della stimolazione cognitiva nella fisiopatologia dei deficit cognitivi intermedi.

 

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