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Questo articolo è stato scritto il giorno 15 giu 2020 da Redazione, e appartiene alle categorie: Iniziative ed eventi, Medicina Generale e del Territorio, Nuove tecnologie e new media, Prevenzione e promozione della salute, Scienza e medicina, Tutte le comunicazioni.

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Tumori dell’esofago, al Policlinico Federico II una tecnologia innovativa e multidisciplinare per effettuare l’Esofagectomia

articolo scritto da Redazione

IMG_0419Chirurgia Robotica, Fluorescenza e Ricostruzione Tridimensionale: queste le innovazioni tecnologiche adottate nel Dipartimento di Patologie Medico Chirurgiche dell’Apparato Digerente, diretto dal prof. Giovanni De Palma, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli.

Tali tecnologie recentemente acquisite, seguendo l’approccio dell’Health Technology Assessment, che valuta l’impatto delle tecnologie innovative negli ambiti ospedalieri secondo analisi multidisciplinari e multidimensionali, applicato dall’ingegneria clinica aziendale, guidata dall’ing. Antonietta Perrone, sono state utilizzate per trattare una patologia così complessa come il Tumore dell’Esofago in un paziente destinato ad essere uno dei tanti elencati nel novero della migrazione sanitaria extra regionale. L’emergenza Coronavirus e le successivo limitazioni imposte dai DCPM, lo hanno portato ad affidarsi alle cure dei sanitari del policlinico federiciano, con l’Esofagectomia Ivor-Lewis eseguita in Chirurgia Robotica con l’ausilio della fluorescenza e delle ricostruzioni tridimensionali, dall’equipe afferente all’UOC di Chirurgia endoscopica e guidata dal prof. Marco Milone in collaborazione con il prof. Giovanni Aprea. Indispensabile la collaborazione del dott. Giuseppe De Simone, afferente alla UOC di Anestesia e Rianimazione diretta dal prof. Giuseppe Servillo.

Le ricostruzioni tridimensionali virtuali hanno consentito di valutare chiaramente nella fase preoperatoria i rapporti fra la lesione tumorale le strutture vascolari-linfatiche, la Fluorescenza ha permesso di evidenziare in maniera immediata la vascolarizzazione dei visceri al fine di ridurre le complicanze nel post-operatorio, mentre la chirurgia Robotica ha permesso di effettuare un intervento chirurgico utilizzando una piattaforma tecnologicamente avanzata che consente di miniaturizzare i movimenti della mano del Chirurgo rendendoli sempre più precisi, sicuri ed efficaci.

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