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Questo articolo è stato scritto il giorno 02 apr 2020 da Paola Magri, e appartiene alle categorie: Iniziative ed eventi, Medicina Generale e del Territorio, News Sito Web AOU, Prevenzione e promozione della salute, Scienza e medicina, Tutte le comunicazioni.

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La Giornata Mondiale dell’Autismo ai tempi dell’emergenza Coronavirus

articolo scritto da Paola Magri

giornata_autismoLa Giornata Mondiale dell’Autismo ci invita a distogliere per un attimo lo sguardo dai reparti in cui si sta combattendo una battaglia senza sosta contro il Coronavirus e ad ampliare il pensiero verso persone che presentano una forma di disabilità peculiare, che intacca il corpo, la mente, le relazioni e le emozioni.

Garantire la Costituzione, significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità, ha detto il Presidente della Repubblica. E forse in questi giorni in cui le misure di distanziamento sociale stanno facendo sperimentare a ciascuno di noi la paura del contatto con l’altro e il peso della segregazione, è più facile comprendere empaticamente come l’isolamento delle persone con Autismo non sia accettabile e quanto sia fondamentale trovare forme e modi che consentano di migliorarne l’inclusione sociale, affinché nell’infanzia, nell’adolescenza o nell’età adulta non vengano dimenticate, nascoste o ignorate.

E forse in questi giorni, in cui ciascuno di noi percepisce quanto la vita dei propri cari dipenda dall’efficienza del Sistema Sanitario, quanto la propria sopravvivenza sia fortemente legata alla disponibilità di terapie innovative, quanto contino davvero i protocolli scientificamente validati, ci risulta più evidente quanto sia vitale mettere in campo tutte le risorse raccomandate dalla Scienza per garantire un’assistenza che garantisca la miglior Qualità di Vita alle persone con Autismo: è uno dei banchi di prova su cui si misurerà la civiltà del nostro Paese.

E forse in questi giorni, in cui un nemico subdolo e invisibile ha minato tutte le nostre certezze, facendoci comprendere quanto siano fragili i sistemi economici più solidi, quanto sia labile anche il Lavoro più stabile, quanto profondamente la nostra società sia costruita sul Lavoro, quanto il Lavoro rappresenti non solo il basilare mezzo di sostentamento per tutti ma anche uno strumento prezioso per l’affermazione di ognuno, comprendiamo meglio che  la vera scommessa è mettere tutti i cittadini nella condizione di offrire il proprio contributo alla società, guardando a tutti i  lavoratori, anche a quelli con disabilità, come ad una risorsa per il nostro Paese.

E forse oggi, se riusciremo per un attimo ad allargare lo sguardo ai monumenti del mondo che s’illumineranno di blu, ci renderemo conto che esiste un’emergenza silenziosa, strisciante, che dura tutto l’anno: sono i  ‘nostri ragazzi’, che non scompaiono in tempo di Coronavirus, che sono più spaventati e indifesi di noi tutti perché non sanno leggere la realtà, e che giorno dopo giorno rischiano di dissolversi a causa di un distanziamento sociale che dipende da noi, non dalla pandemia.

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