Mercoledì 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Fondazione Polis – strumento operativo della Regione Campania che si occupa di vittime innocenti, beni confiscati e infanzia e che dal 2016 sostiene e sviluppa il progetto “Nati per Leggere” – ha compiuto un gesto di grande valore sociale: ad ogni presidio “Nati per Leggere” è stata affidata la memoria di un bambino o di una bambina della Campania vittima innocente della criminalità.
Al Punto Lettura dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, inaugurato nel giugno 2015 e dedicato alla memoria del prof. Alfredo Pisacane, promotore del progetto di screening neonatale dell’udito, è stato assegnato il compito di tenere viva la memoria del piccolo Giuseppe Dorice, il bambino di soli 7 anni ucciso dai maltrattamenti del patrigno a Cardito.
Pensato per i piccoli pazienti ipoacusici dell’UOC di Audiologia e Vestibologia, diretta da Elio Marciano, il Punto Lettura “Alfredo Pisacane”, la cui referente aziendale è Grazia Isabella Continisio è quindi diventato “custode della storia” di una vittima innocente, con l’impegno di continuare a raccontare i temi del diritto dell’infanzia e di farsi portavoce della memoria attraverso azioni concrete da trasmettere ai volontari, ai genitori, agli operatori e agli educatori, agli insegnanti, agli amministratori, per far arrivare a tutti un messaggio dal grande valore sociale e culturale, in linea con la mission della Fondazione Polis.
Nati per Leggere, la cui referente in Campania è Tiziana Cristiani (in foto, a sinistra, con Grazia Isabella Continisio), è il programma nazionale di promozione della lettura in età precoce (0/6 anni), di protezione dallo svantaggio socio culturale e dalla povertà educativa, che dal 1999 mobilita risorse locali e attiva operatori e volontari nelle situazioni più diverse del nostro Paese. Il cuore del Programma è la lettura in famiglia in età precoce, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino producendo benefici psicofisici che dureranno tutta la vita. Le ricerche scientifiche, infatti, hanno ormai da tempo dimostrato che leggere a voce alta, già dai primi mesi di vita e con continuità, ponendosi vicini ed in quella relazione speciale e dal forte impatto emotivo che caratterizza la lettura condivisa, contribuisce positivamente ad un significativo sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo dei bambini.