Idrosadenite, una mano dopo l’altra: al via l’evento ECM a Napoli

L’incidenza dell’idrosadenite in Italia è stimata intorno all’1%, si registrano 200 casi all’anno in Campania. Un esercito di adolescenti alle prese con ascessi, fistole dolorose che limitano talvolta addirittura la motilità e che possono compromettere le relazioni sociali e indurre un grave stato di depressione. Si presenta più frequentemente dopo la pubertà, interessando maggiormente le pieghe cutanee, ovvero le ascelle, i glutei, la zona perianale, l’inguine ed il solco intermammario. Le lesioni, spesso dolorose, di pari passo all’odore sgradevole e al carattere progressivo della patologia possono condurre ad una notevole riduzione della qualità della vita. Circa la metà dei pazienti attende con imbarazzo e vergogna più di un anno prima di rivolgersi al medico; inoltre, troppo spesso, a causa della scarsa conoscenza della patologia, i pazienti si trovano ad affrontare un tortuoso viaggio nei corridoi ospedalieri di diverse discipline mediche nella speranza di arrivare finalmente ad una diagnosi e poter intraprendere una cura efficace.

Per questo, al fine di garantire un precoce riconoscimento della patologia, riducendo così il tempo di latenza tra la comparsa dei primi sintomi e la corretta diagnosi, dermatologi, medici di medicina generale ed altri specialisti parteciperanno venerdì 26 gennaio, a partire dalle ore 12.00 presso l’Hotel Montespina (strada provinciale S. Gennaro 2, Napoli), all’evento formativo: “Idrosadenite: una mano dopo l’altra”, promosso dalla Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università Federico II di Napoli, diretta da Gabriella Fabbrocini, e dalla UOC di Dermatologia del Policlinico Federico II diretta da Mario Delfino, in collaborazione con la Federazione Italiana Medici di Famiglia e la Federazione Italiana Medici Pediatri. Dal 2008, inoltre, è attivo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, un ambulatorio totalmente dedicato ai pazienti affetti da Idrosadenite, che, attraverso la guida di Gabriella Fabbrocini e dei suoi collaboratori, garantisce un approccio multidisciplinare per consentire il massimo beneficio e le migliori scelte terapeutiche al paziente: “L’ambulatorio ad oggi ha in cura più di 150 pazienti, con circa 1000 accessi annui. L’ammalato entra in una rete di assistenza composta da dermatologi, internista, endocrinologo, chirurgo plastico, psicologo che aiutano ad affrontare una patologia associata spesso a comorbidità multiple come obesità e disendocrinie“, dichiara la professoressa Fabbrocini.

Il convegno, rientrante nell’ambito della formazione professionale continua, dà diritto a 6 crediti ECM ed è accreditato per Medici Chirurghi (tutte le specializzazioni) e Farmacisti. L’iscrizione è gratuita ed effettuabile al seguente link.

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