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Questo articolo è stato scritto il giorno 14 dic 2017 da Claudio Pellecchia, e appartiene alle categorie: Nuove tecnologie e new media, Scienza e medicina, Tutte le comunicazioni.

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Innovazione in Sanità, progressi e nuove opportunità protagonisti al Consiglio UE sulla Salute nella Società Digitale

articolo scritto da Claudio Pellecchia

medicina-futuroGli Stati Membri dell’Unione Europea stanno affrontando sfide comuni legate all’aumento delle malattie croniche e alle limitate risorse umane e finanziarie atte a garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari e a soddisfare le crescenti esigenze della popolazione che invecchia.  Il mercato mondiale delle soluzioni digitali è in rapida espansione e ha spinto gli individui all’utilizzo diffuso delle tecnologie nella loro vita privata e professionale, cambiandone anche gli atteggiamenti e le aspettative  riguardo l’erogazione di servizi di assistenza sanitaria. La medicina personalizzata, l’utilizzo dei Big Data e di strumenti digitali a supporto dei professionisti della salute nelle decisioni cliniche, e dei pazienti nella gestione delle patologie, rappresentano nuove opportunità per i sistemi sanitari degli Stati Membri.

Il Consiglio dell’Unione Europea sulla Salute nella Società Digitale dell’8 dicembre 2017 ha analizzato i progressi compiuti negli ultimi anni dall’Unione Europea nel settore della salute digitale e offerto una serie di suggerimenti ed aspettative per la Commissione Europea e gli Stati Membri, volti a favorire un efficace ed armonico sviluppo del settore. Il Consiglio ha affermato che il lavoro svolto nell’ambito dell’e-Health Network, istituito dalla direttiva 2011/24/UE, si è rivelato prezioso nel coordinare le azioni degli Stati Membri per la diffusione della sanità digitale, facilitando in questo modo anche lo scambio transfrontaliero di dati sanitari all’interno dell’UE. Importanti progressi sono stati ottenuti grazie all’adozione delle cartelle cliniche elettroniche e degli strumenti di prescrizione digitale, già diffusi nella maggior parte degli Stati Membri. Così come è stato cruciale il ruolo svolto dal Partenariato Europeo per l’Innovazione sull’invecchiamento sano e attivo (EIPonAHA) nello scambio di conoscenze e buone pratiche tra le regioni, attraverso il coinvolgimento di attori del settore pubblico e privato.

Dalla discussione del Consiglio emerge che sono ancora tanti gli ostacoli per la diffusione delle soluzioni digitali in ambito sanitario. Le criticità maggiori risiedono nella mancanza di interoperabilità tra le infrastrutture informatiche degli Stati Membri, dall’assenza di norme comuni per la condivisione e l’analisi dei dati clinici, e dall’accesso ancora limitato ai database di grandi dimensioni per finalità di ricerca e innovazione. Il Consiglio ha evidenziato la necessità di costruire sistemi sanitari resilienti, capaci di soddisfare le crescenti aspettative dei cittadini e le loro esigenze di salute e di assistenza. A tale scopo è opportuno sfruttare le opportunità offerte dalle soluzioni digitali che potrebbero coinvolgere attivamente i pazienti nel processo di cura, migliorandone anche la comunicazione e l’interazione con i professionisti della salute.

Le soluzioni digitali dovrebbero contribuire sia ad un uso più efficiente delle risorse sia ad un’assistenza sanitaria mirata, integrata e sicura, garantendo così anche una maggiore accessibilità e trasparenza del sistema salute. Lo scambio di dati tra i sistemi sanitari dell’UE possono favorire la continuità dell’assistenza transfrontaliera, in conformità con la direttiva 2011/24 / UE, e lo scambio di buone pratiche per  la prevenzione, la diagnosi precoce e il controllo delle malattie. Un Mercato Unico Digitale nel settore salute e la libera circolazione dei dati possono favorire lo sviluppo e l’adozione di tecnologie innovative, user-friendly, interoperabili e sicure, volte a migliorare gli outcomes di salute e la qualità della vita dei pazienti. In questa ottica, i sistemi sanitari rappresentano un’opportunità di crescita economica per le imprese che sviluppano soluzioni digitali.

La progettazione e l’adozione degli strumenti digitali nell’assistenza sanitaria deve tenere, però, in debita considerazione standard minimi di qualità, sicurezza e protezione dei dati, al fine di scongiurare ulteriori disuguaglianze di salute. Dal Consiglio è emersa la necessità di sviluppare strategie di comunicazione che supportino i policy makers nazionali e regionali nella sensibilizzazione degli operatori sanitari e dei cittadini in merito ai benefici che le soluzioni digitali per la salute possono offrire. Soltanto attraverso un maggiore coordinamento tra gli Stati Membri si potrà supportare e velocizzare l’adozione di soluzioni digitali nei sistemi sanitari, sostenendo la ricerca e l’innovazione nel campo della salute digitale e fornendo sostegno alle istituzioni scientifiche e alle imprese che sviluppano soluzioni digitali, identificando priorità ed esigenze di investimento comuni e sviluppando adeguati meccanismi di finanziamento ed incentivi per sostenere l’interoperabilità dell’infrastruttura sanitaria digitale.

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