La ricerca nell’ambito delle malattie del fegato e delle vie biliari, i cambiamenti legati ai nuovi modelli terapeutici e assistenziali nelle patologie epatiche, l’analisi dell’effettivo impatto delle attività di ricerca, l’organizzazione delle moderne pratiche cliniche di prevenzione e trattamento e l’empatizzazione con il paziente durante il percorso di cura, sono solo alcuni degli argomenti affrontati durante il convegno: “Hepatoloy in motion: research and utilities”.
L’evento formativo, accreditato ECM (11.9 crediti per Biologi, Farmacisti e specialisti in Gastroenterologia, Medicina Interna, Chirurgia Generale e Medicina Generale) e organizzato con il patrocinio dell’Università Federico II di Napoli, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, dell’Università di Palermo, della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, dell’associazione Epac Onlus e dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, è in programma da giovedì 23 a sabato 25 novembre, nell’Aula Magna “Gaetano Salvatore” del Policlinico Federico II.
“L’Epatologia vive una stagione di grande innovazione diagnostica e terapeutica che nel breve termine rivoluzionerà lo scenario sia nell’ambito della ricerca sia dell’assistenza. In un periodo di grandi cambiamenti, essere pronti alla gestione delle novità è una necessità ineludibile ed il convegno si pone proprio questo obiettivo. Tutti gli argomenti saranno affrontati avendo come lineaa comune la complementarietà della ricerca e della traslazione nella pratica clinica; i relatori forniranno una visone a breve e medio termine di come gli avanzamenti della ricerca e l’innovazione tecnologica e terapeutica saranno implementati e resi disponibili per i pazienti dei prossimi anni”, sottolinea Filomena Morisco, responsabile scientifico dell’evento e responsabile dell’UOS di Terapia Avanzate e Sperimentali delle Epatiti Croniche dell’Azienda.
“Nelle varie sessioni successive saranno trattate le malattie epatiche più rilevanti : infezione da virus dell’epatite B, epatite E, epatite D, NAFLD, colangite biliare primitiva, epatiti autoimmuni, epatocarcinoma e colangiocarcinoma, trapianto di fegato. Sarà, inoltre, presente il prof Mario Rizzetto, scopritore del virus D”, aggiunge Nicola Caporaso, direttore dell’UOC di Gastroenterologia ed Epatologia dell’AOU Federico II di Napoli e presidente del Convegno con Antonio Craxi dell’Università di Palermo.
Dopo i saluti istituzionali di Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II, Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia e Vincenzo Viggiani, Direttore Generale dell’AOU Federico II, inizieranno i lavoro.
Tra i protagonisti dell’evento, numerosi professionisti del Policlinico Federico II, tra cui Guglielmo Borgia, direttore dell’UOC di Malattie infettive e Gerardo Nardone, responsabile del PI di Epatogastroenterologia ed Endoscopia Digestiva e Ivan Gentile, infettivologo del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli.
Di particolare interesse la tavola rotonda “Information, deformation and training. Scientific societies between institutions and media”, aperta a tutti gli interessati, che si terrà giovedì 23 dalle 14.30 alle 16.00 con la moderazione dei giornalisti Ettore Mautone e Andrea Sermonti. Un appuntamento da non perdere per discutere del rapporto tra le Società scientifiche, il mondo istituzionale e i media e favorire il miglioramento di una comunicazione lineare e coerente a vantaggio dei cittadini.
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