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Questo articolo è stato scritto il giorno 25 set 2017 da Claudio Pellecchia, e appartiene alle categorie: Formazione e aggiornamento professionale, Iniziative ed eventi, News Sito Web AOU, Prevenzione e promozione della salute, Scienza e medicina, Tutte le comunicazioni.

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“Capire il dolore”, Vittorino Andreoli incontra studenti e professionisti della salute

articolo scritto da Claudio Pellecchia

andreoliMartedì 14 novembre, dalle 14.30 alle 17.30, presso l’Aula Magna “Gaetano Salvatore” del Policlinico Federico II, è in programma l’evento “Capire il dolore” che vedrà protagonista Vittorino Andreoli, psichiatra, scrittore e già Direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave.

L’incontro, promosso e organizzato dall’Ufficio Formazione Unico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II con il patrocinio morale della Società Italiana di Pedagogia Medica (SIPeM), è dedicato al tema del dolore declinato nelle sue molteplici accezioni, sia dal punto di vista fisico sia sotto il profilo psicologico: “Di fronte al male (che ha la stessa radice semantica di malattia) le persone che si occupano di salute pensano subito al sintomo e seguono un percorso tracciato dalla propria specializzazione che è, e deve essere, scientifico. Ma è necessario non dimenticare, assieme agli imperativi dei riferimenti operativi sanitari, che sempre la malattia è prima di tutto dolore, sofferenza e che se il sintomo porta all’organo che è un “frammento” del corpo, il dolore riguarda l’uomo tutto intero. Almeno questo è il senso del dolore esistenziale che va distinto nettamente dal dolore fisico che ha una sede somatica e che possiamo controllare oggi con molecole efficaci. Un dolore della persona (dell’Io), che si esprime con la paura, che mostra tutta la fragilità della condizione umana, che diventa talora disperazione e che sempre richiama la fine, la morte. Il dolore dell’uomo segna la tragicità del male, l’incertezza, il limite. E il sanitario deve poter avvertire questo dolore per comprenderlo, per accettarlo, per condividerlo. E se ciò accade, nel momento in cui entra in relazione con il paziente avverte subito il senso dell’umano della propria professione. Non è questa né teoria né tanto meno filosofia, ma il risultato degli studi che hanno dimostrato che l’affettività e i vissuti condizionano notevolmente i risultati degli interventi sanitari. E il dolore esistenziale, che porta facilmente a sentire vacillare la stima di sé, ne fa parte“, ricorda il professore Andreoli.

Durante l’incontro, moderato da Cesare Formisano, responsabile del PI di Trattamento integrato dei Tumori di Colon-Retto dell’Azienda e  da Paolo Valerio, responsabile della UOC di Psicologia, interverranno anche Giuseppe Servillo, responsabile dell’UOC di Anestesia Generale, Marco Sarno, Medico in Formazione della Scuola di Specializzazione in Pediatria e Isabella Continisio dell’Ufficio Formazione Unico.

Ad aprire i lavori, Gaetano Manfredi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Luigi Califano,  Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II  e Vincenzo Viggiani, Direttore Generale dell’Azienda.

Il coordinamento scientifico dell’evento è a cura di Isabella Continisio. Il seminario è gratuito ed è necessaria l’iscrizione che va effettuata attraverso la compilazione della scheda di iscrizione da inviare via fax (0817464969) o via e-mail (graziaisabella.continisio@unina.it) all’Ufficio Formazione Unico entro giovedì 9 Novembre.

Per ulteriori informazioni,  scarica la locandina.

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