Area Comunicazione

Web Magazine dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II"

Informazioni

Questo articolo è stato scritto il giorno 03 feb 2017 da Alessandra Dionisio, e appartiene alle categorie: Iniziative ed eventi, Medicina Generale e del Territorio, News Sito Web AOU, Prevenzione e promozione della salute, Tutte le comunicazioni.

Funzioni di accesso

Collegati
Registrati
torna alla Home

Sindrome di Prader Willi, screening gratuito al Policlinico Federico II

articolo scritto da Alessandra Dionisio

sindrome-di-prader-williPartiranno lunedì 13 febbraio, presso l’edificio 1 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, le giornate di screening gratuito endocrino-nutrizionale per i pazienti adulti con Sindrome di Prader Willi. In particolare, un team di endocrinologi insieme ad un nutrizionista eseguiranno le seguenti prestazioni cliniche:

Valutazione endocrino-metabolica con programmazione dell’eventuale percorso diagnostico-terapeutico nel centro di riferimento;

Valutazione dello stato nutrizionale e dei fabbisogni energetici;

Valutazione della composizione corporea (massa grassa, massa magra) mediante esame bioimpedenziometrico.

Le prestazioni cliniche di screening saranno erogate dalle ore 10:00 alle 13:30, per un massimo di sette al giorno, nelle date seguenti:

- lunedì 13 e lunedì 20 Febbraio 2017 ;

- lunedì 6 e lunedì 13 Marzo 2017 ;

- lunedì 3 e lunedì 10 Aprile 2017 ;

- lunedì 15 e lunedì 22 Maggio 2017.

Le visite verranno eseguite dagli endocrinologi Silvia Savastano e Caterina Colella e dal nutrizionista Luigi Barrea, responsabili dell’evento e afferenti al DAI di Gastroenterologia, Endocrinologia e Chirurgia dell’AOU Federico II di Napoli. L’iniziativa è promossa e organizzata da Annamaria Colao, direttore dell’UOC di Endocrinologia dell’Azienda.

Le prenotazioni potranno essere effettuate unicamente via e-mail all’indirizzo praderwilliunina@gmail.com.

La sindrome di Prader Willi è una rara malattia genetica che colpisce un bimbo ogni 15.000, e rappresenta la più comune tra le obesità genetiche. L’obesità è la causa più importante di morbidità e mortalità dei pazienti con sindrome di Prader Willi. Esperienze cliniche indicano che le complicanze endocrino-metaboliche e cardio-vascolari indotte dall’obesità, incidono gravemente sull’aspettativa di vita di tali pazienti.

Da un punto di vista nutrizionale, i pazienti con sindrome di Prader Willi presentano manifestazioni cliniche quali iperfagia con mancanza del senso di sazietà e scarso tono muscolare (ipotonia) le quali causano obesità grave, spesso già in età infantile.

Nella gestione assistenziale dei pazienti con sindrome di Prader Willi nell’Adulto sono coinvolti diversi specialisti al fine di garantire un approccio multidisciplinare finalizzato a un corretto inquadramento clinico e trattamento della patologia. Tra questi, l’endocrinologo è responsabile dell’inquadramento clinico metabolico del paziente con sindrome di Prader Willi nell’adulto e della valutazione delle complicanze metaboliche e patologie correlate , oltre che dello screening endocrino. Il nutrizionista, invece, ha il ruolo di valutare lo stato nutrizionale, quindi il comportamento alimentare al fine di avviare una riabilitazione dietetico-nutrizionale personalizzata volta a migliorare lo stato di salute e valutare la composizione corporea (massa grassa e massa magra), individuandone le alterazioni.

La multidisciplinarietà e la presa in carico di questi pazienti con programmi di gestione assistenziale integrata in Centri di Riferimento per la Sindrome di Prader Willi nell’Adulto, oltre a permettere una gestione integrata del problema, può allungarne l’aspettativa di vita che può passare da 20-30 anni a 50-60 anni. A tale proposito, a Maggio 2016, grazie al lavoro di un gruppo di medici, nutrizionisti, paramedici e amministrativi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”, è stato costituito un team multidisciplinare di specialisti completamente dedicato alla gestione integrata del paziente adulto affetto da Sindrome di Prader Willi per una corretta continuità terapeuticaun’iniziativa attualmente unica in Italia per il soggetto adulto.

Lascia un Commento

Occorre aver fatto il login per inviare un commento

Articoli recenti

Commenti recenti