Appuntamento venerdì 24 giugno 2016 dalle 10.30 alle 13.30 nell’Aula grande dell’edificio 2 per il convengo “Il ruolo del laboratorio di biochimica clinica negli attuali percorsi clinico- diagnostici”. L’evento ha l’obiettivo di offrire degli esempi concreti di integrazione tra professionisti di laboratorio e di corsia, in particolare, in condizioni cliniche “critiche” in cui la disponibilità di nuovi marcatori bio-umorali consente un approccio clinico-diagnostico più puntuale. Promuovere una riflessione con tutti gli attori coinvolti nei processi di diagnosi e cura del paziente ha l’intento di migliorare l’utilizzo clinico dei marcatori biochimici e definire in ambito clinico percorsi appropriati per la promozione della salute.
Aprono i lavori: Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia; Gaetano D’Onofrio, sub commissario in materia sanitaria dell’Azienda; Paola Izzo, direttore del DAI di Medicina di Laboratorio; Maurizio D’Amora, delegato regionale SIBIOC- Medicina di Laboratorio. Introduce: Giuseppe Castaldo, responsabile del P.I. di Sviluppo di tecnologie avanzate per la diagnosi di malattie genetiche ereditarie. Moderano: Giuliana Fortunato, responsabile del P.I di Sviluppo ed utilizzo di Tecnologie innovative nella prevenzione e diagnostica di laboratorio della malattia cardiovascolari e Antonio dello Russo, direttore della UOC di Biochimica Clinica ed Emergenze del Policlinico Federico II.
Si discute del ruolo dei marcatori bio-umorali nello scompenso cardiaco e della troponina cardiaca ad alta sensibilità nella patologia miocardica ischemica. Un focus sarà dedicato alla gestione clinica e di laboratorio dei paziente con insufficienza renale acuta e dei pazienti trapiantati. Concluderà l’evento un relazione sulle prospettive future della biochimica clinica.
Per saperne di più, scarica il programma del convegno.