La malattia ossea di Paget è una patologia cronica dello scheletro, che colpisce di preferenza i pazienti di età superiore ai 40 anni e che tipicamente si manifesta con la deformazione in uno o più distretti ossei. Le ossa colpite dalla malattia, oltre che deformate, sono più fragili ed hanno una aumentata tendenza alla frattura ed alla degenerazione neoplastica. Ne discutono i maggiori esperti internazionali Martedì 17 maggio alle ore 15,30 nell’Aula Grande dell’Edifico 2 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Federico II (via Pansini, 5 – Napoli) durante il Seminario Internazionale “Advances in the Pathophysiology of Focal Bone Disorders”, organizzato dal Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dall’Associazione Italiana Malattia Osteodistrofia di Paget. L’evento, dedicato alla memoria di Giuseppe Mossetti, che ha speso gran parte della sua vita professionale e scientifica alla cura dei pazienti con queste patologie, è presieduto da Pasquale Strazzullo, Responsabile UOC di Medicina d’Urgenza e Ipertensione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e da Giancarlo Isaia dell’Università degli Studi di Torino. La giornata di studio prevede la relazione: “Peculiar Epidemiology and Genetics of Paget’s Disease of Bone in Italy” di Luigi Gennari, del Dipartimento di Medicina Interna, Scienze Endocrino-Metaboliche e Biochimica dell’Università degli Studi di Siena. Il secondo intervento, “Advances in the Pathophysiology of Paget/s Disease of Bone and Multiple Myeloma” sarà tenuto da David G. Roodman, Direttore della Divisione di Ematologia ed Oncologia dell’Università dell’Indiana (U.S.A.) e massimo esperto mondiale dell’interazione tessuto ematopoietico – tessuto osseo. Chiuderà l’incontro la relazione di Simone Cenci dell’Istituto San Raffaele di Milano dal titolo “High‐order integration by the autophagy adapter SQSTM05p63 in plasma cell pathophysiology”. La partecipazione all’evento è gratuita ed aperta a tutti. Scarica la locandina dell’evento.
La Campania è una regione ad elevata prevalenza di malattia di Paget. I pazienti con malattia di Paget di origine campana presentano inoltre una maggiore gravità della patologia in termini di numero di siti ossei colpiti, precocità di insorgenza e tendenza allo sviluppo di una particolare neoplasia, il tumore a cellule giganti o osteoclastoma. Occorre ricordare che una corretta diagnosi ed un precoce trattamento della malattia di Paget possono controllare la patologia ed impedire lo sviluppo di queste temibili complicanze. A questo scopo, da molti anni, presso il DAI di Medicina Clinica dell’Azienda è attivo un ambulatorio dedicato alle malattie del metabolismo minerale che si occupa anche della malattia di Paget.