Essere trasparenti, utilizzare un linguaggio semplice, alternare la professionalità alla creatività, stimolare il coinvolgimento e la partecipazione, monitorare le attività in modo costante, sono alcuni dei suggerimenti forniti dai professionisti che si occupano di promozione della salute e che utilizzano gli strumenti di comunicazione del web 2.o (blog, wikis, social network, servizi di social bookmarking, piattaforme di condivisione di file) nell’ambito dell‘indagine qualitativa che ha coinvolto 17 operatori provenienti da Australia, Canada, Europa, Nuova Zelanda e Stati Uniti, con almeno quattro anni di esperienza nell’utilizzo sistematico della piattaforme sociali. Dallo studio emerge, inoltre, l’importanza di una pianificazione strategica in cui gli strumenti del web 2.0 siano scelti in base ad obiettivi, priorità e destinatari degli interventi. In particolare, rispetto ai blog, tra i punti di forza è stata segnalata la possibilità di condividere informazioni e raccogliere contenuti in ordine cronologico; tra i punti di debolezza, la difficoltà della scrittura su supporto web che prevede uno stile ed un’organizzazione del testo diverso rispetto ai canoni delle pubblicazioni cartacee. Per i social network, invece, tra gli aspetti positivi segnalati, viene evidenziata la capacità di raggiungere destinatari “difficili”, ad esempio gli adolescenti, tra gli aspetti negativi, la notevole quantità di tempo richiesto per garantire aggiornamenti costanti. Per approfondimenti, leggi l’articolo, a cura di Eleonora Tosco, responsabile dell’Area Comunicazione del Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute- Regione Piemonte, sintesi ed adattamento del testo di J.A. Dooley, S.C. Jones e D. Iverson, Using Web 2.0 for health promotion and social marketing efforts: lessons learned from Web 2.0 experts, Health Marketing Quarterly, 2014